Mons. Giacomo Tomasoni (1955-1967), nell’aprile 1963, scrive e pubblica il testo “Volti e Fasti di una parrocchia” in cui dedica molto spazio al prevosto Rubbi.
Il capitolo 11 riporta: la sua biografia, il suo ministero a Sorisole, i contrasti che egli ebbe, le grazie e guarigioni attribuite alla sua intercessione, le guarigioni legalmente riconosciute e i suoi insigni estimatori.
Don Giovanni Radaelli (1967-1982), successore di Mons. Tomasoni fa ristampare, in quanto esaurito, il preziosissimo volume che don Giovanni Suardi, autore delle “memorie” e vita del prevosto Rubbi, scrisse nel 1857.
Don Romano Alessio (1983-1986) celebrò il secondo centenario della morte del Rubbi e, per la circostanza, nel 1985 in Sorisole, si procedette ad intervistare circa 300 parrocchiani tra i 70 e gli 80 anni di età. Ne scaturì la pubblicazione di un opuscolo “nel 200° anniversario della morte del parroco di Sorisole don G. Antonio Rubbi. Fonti orali di don Rubbi nella Sorisole di oggi” (23 febbraio 1986).
Don Giancarlo Bresciani (1992-2005). Prevosto di Sorisole divenuto successivamente parroco di Curno e qui deceduto nell’ottobre del 2016. Sacerdote di grande spiritualità e zelo. A lui si deve la presentazione al vescovo mons. Roberto Amadei dell’istanza a nome della comunità di Sorisole perché si introduca la causa di canonizzazione del parroco don Antonio Rubbi. Mons. Amadei costitui il 18 ottobre 1996 una commissione di periti storici presieduta da mons. Giuseppe Martinelli che il 26.10.1998 concluse positivamente lavori di studi, di ricerca e di indagine. Nell’allegato 2 si riporta il decreto del vescovo e la relazione della commissione.
Don Giuseppe Minelli 2005-2014. Con lui il Consiglio pastorale e la commissione “don Rubbi” avvia la costituzione del Centro Studi da collocare nei locali della “fabbriceria”. La progettazione ha previsto una ristrutturazione degli spazi a disposizione, con la creazione di un’aula multimediale per conferenze ed incontri e di uno spazio espositivo per mostre artistiche, ma anche di arredi e paramenti sacri. In futuro lo spazio espositivo diventerà museo parrocchiale.
Viene anche predisposta una agile e breve biografia del Rubbi affinché la comunità parrocchiale e la diocesi continuassero a conoscerlo e a ricordarlo. Sono infatti esaurite le copie della biografia redatta da Don Giovanni Suardi nel 1857 e ristampata nel 1971.
Avviati e conclusi i lavori della sede, viene costituito formalmente, con atto del parroco, il Centro Studi don Rubbi, e approvata la composizione del gruppo di lavoro per il triennio 2011-2014.
Don Stefano Ravasio a Sorisole dal 2014 e parroco attuale. Inaugura nel marzo 2015 gli spazi del Centro Studi in occasione delle celebrazioni per il 230° anniversario della scomparsa del Rubbi e approva la costituzione del nuovo gruppo di lavoro del Centro Studi per il triennio 2015-2018.
Il Gruppo di Lavoro opera per sottogruppi tematici: la comunicazione, le celebrazioni liturgiche e i momenti di riflessione preghiera, le iniziative artistiche e le mostre, la manutenzione e l’arredamento del Centro Studi, l’archivio parrocchiale. I Sottogruppi progettano e concretizzano le azioni previste dal programma annuale.
Mons. Giulio Gabanelli parroco a Zogno, paese natale di don Rubbi, dal 1969 ed ora parroco emerito. Don Giulio ha dedicato tutta la vita agli studi e alle ricerche sul parroco don Rubbi. Ancora oggi, a più di 90 anni di età, mantiene nel cuore il ricordo di don Rubbi ma anche l’amarezza per non averlo potuto vedere, a tutt’oggi, sugli altari.
Per tutto il periodo in cui fu parroco a Zogno ha scritto sui bollettini parrocchiali di don Rubbi. La Parrocchia di Zogno ha postato su internet tutti i bollettini parrocchiali dal 1970 fino ad ora.
Oltre ai parroci sopra nominati anche altri sacerdoti hanno condiviso con le comunità di Sorisole e di Zogno la devozione per don Rubbi.
Si tratta di sacerdoti residenti a Sorisole, di coadiutori del parroco e di un sacerdote nativo: mons. Umberto Midali, mons. Andrea Paiocchi, don Renato Carminati, don Dario Covelli, don Primo Moioli, don Luciano Epis, don Francesco Mangili, don Gustavo Bacuzzi, Padre Andrea Agazzi.
Nell’allegato 2 sono raccolte le loro “memorie” sulla devozione del Rubbi.