Queste preghiere sono state scritte in riferimento al Vangelo di ciascun giorno e perciò è meglio recitarle sullo sfondo di quella Parola. Sono il frutto dell’isolamento forzato in cui il coronavirus ci ha obbligati e dell’impegno che mi sono assunto di accompagnarci vicendevolmente nel cammino spirituale quotidiano.
Mi piacerebbe che tutti si lanciassero a scrivere qualcosa, a strizzare il Testo sacro e da Lui lasciarsi strizzare: a volte serve tanto tempo e un po’ d’ispirazione ma mi auguro che anche a voi possa purificare il cuore. Buona preghiera. don Stefano
18 marzo mercoledì della 3^ settimana di Quaresima
Signore nostra pienezza
O Dio,
fino a qualche giorno fa
la tua offerta di pieno compimento dell’umanità
suonava come parola vecchia e messaggio scaduto
proprio perché il mondo
era pieno dell’illusione di perfezione e incrollabilità.
Ora la nostra supponenza è crollata
lasciandoci nella nudità
dell’ansia, della paura e dello smarrimento.
Rivestici con il tuo Amore
cosicché la nostra incompiutezza e la nostra fragilità
non ci paralizzino
nella disperazione e nella solitudine
ma ci manifestino la grandezza
di poter riempire d’amore
ogni piccolo gesto.
Amen
19 marzo Festa di San Giuseppe
PREGHIERA A SAN GIUSEPPE (dalla tradizione)
A te, o beato Giuseppe,
stretti dalla tribolazione, ricorriamo,
e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio,
dopo quello della tua santissima sposa.
Per, quel sacro vincolo di carità,
che ti strinse all’Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio,
e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù,
riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno
la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo Sangue,
e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia,
l’eletta prole di Gesù Cristo:
allontana da noi, o Padre amatissimo,
gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo;
assistici propizio dal cielo
in questa lotta col potere delle tenebre,
o nostro fortissimo protettore;
e come un tempo salvasti dalla morte
la minacciata vita del pargoletto Gesù,
così ora difendi la santa Chiesa di Dio
dalle ostili insidie e da ogni avversità;
e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio,
affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso,
possiamo virtuosamente vivere, piamente morire
e conseguire l’eterna beatitudine in cielo. AMEN.
20 marzo venerdì della 3^ settimana di Quaresima
A Dio Amore
Signore fonte dell’Amore
donaci la saggezza di tuffarci con tutta la nostra vita in Te,
nella tua volontà su di noi
e nella missione che le vicende di ogni giorno ci manifestano
così che, purificati dalle scorie dell’egoismo,
sappiamo incontrare ogni fratello in Te
e Te in ogni fratello.
Liberaci dalla presunzione
di sapere già tutto
e di pensare di essere degli arrivati,
rendici sempre tuoi umili discepoli
desiderosi di apprendere da Te
e dagli insegnamenti della vita quotidiana
l’arte del vivere in pienezza. Amen
21 marzo sabato della 3^ settimana di Quaresima
Preghiera del non fariseo
O Dio,
nella mia carne
c’è tutto l’uomo ladro, ingiusto e adultero.
Ti ringrazio perché la tua Misericordia
mi ha impedito di fare troppi danni
e le situazioni di vita nelle quali mi hai posto
mi hanno preservato dalla rovina.
Spezza in me il demone del giudizio sprezzante
che separa le persone e le trasforma in nemici.
Lontano da ogni estraneità,
fammi sentire fraternamente mia
ogni umana fragilità. Amen
22 marzo 4^domenica di Quaresima
O Amore sapiente (SANT’AGOSTINO)
Dammi, Signore,
un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami,
una mente che ti contempli,
un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo;
e sapientemente, o Amore sapiente, ti ami.
0 vita per cui vivono tutte le cose,
vita che mi doni la vita,
vita che sei la mia vita,
vita per la quale vivo,
senza la quale muoio;
vita per la quale sono risuscitato,
senza la quale sono perduto;
vita per la quale godo,
senza la quale sono tormentato;
vita vitale, dolce e amabile,
vita indimenticabile. Amen
23 marzo lunedì della 4^ settimana di Quaresima
La vita vera
Signore Gesù,
anche noi come il funzionario del re
ci portiamo nel cuore
tanta angoscia, trepidazione e tristezza.
La morte delle persone care
sembra offuscare ogni spiraglio di luce,
ogni volontà d’impegno.
Donaci il coraggio del cammino cristiano
che pur nell’incertezza,
è sostenuto dalla promessa della tua Parola.
Facci cogliere quell’orizzonte nuovo,
che profuma d’eternità e di piena felicità,
quel mondo meraviglioso ed eterno
in cui ogni «tuo figlio vive». Amen
24 marzo martedì della 4^ settimana di Quaresima
Vuoi guarire?
La tua domanda o Signore,
mi spiazza, ma insieme mi fa crescere.
Cosa mi chiedi o Dio?
Non vuoi
che sul banchetto delle sconfitte
io esponga i miei mali
o in lagnosi canti
mi lamenti di una vita fallita.
Tu vuoi che io voglia,
Tu vuoi che io scenda nel profondo di me
e lì scorga chi sono
e chi sono chiamato ad essere.
E dal pantano del peccato,
la tua mano mi afferri,
la tua Parola mi salvi,
perché voglio, fortissimamente voglio
essere tuo figlio e, con gioia e impegno,
vivere nel tuo Amore. Amen
25 marzo Festa dell’Annunciazione di Maria
Rivelaci il senso del vivere
O Maria,
l’annuncio dell’angelo,
improvviso fulmine
nelle tenebre del falso nulla,
hanno rischiarato per un istante
il mondo intorno a te:
una Parola ti ha chiamato
un Amore ti ha sostenuto
un Dio ti ha accompagnato.
Quelle Sacre Parole, specchio di te,
sono rimaste incredibilmente fragili
di fronte alla tua libera risposta:
«Ecco la serva del Signore:
avvenga per me secondo la tua parola».
Rallegrati Maria
e rallegra un po’ anche noi. Amen
26 marzo giovedì della 4^ settimana di Quaresima
La gloria degli uomini
O Signore siamo malati di gloria umana,
assetati di adulatori.
Soggiogati dalla dipendenza di vuoti onori,
ci iniettiamo vicendevolmente
il veleno della falsità.
Attori nel teatrino dell’ipocrisia,
vittime dell’ossessiva ripetizione del copione
con la pelle ormai fusa negli spietati costumi della recita
ci rivolgiamo a Te.
La medicina del tuo paziente amore,
che scende goccia dopo goccia dalla croce,
vinca l’impermeabilità dell’arida crosta del nostro cuore
e ci manifesti il tuo volto di Verità. Amen
27 marzo venerdì della 4^ settimana di Quaresima
Falsità
In questo mondo intriso di violenza e falsità,
donaci o Signore prudenza e discernimento.
Modera la nostra voracità di notizie e di scoop,
raddrizza le storpiature frutto della nostra superficialità,
rendici attenti al fango che si incolla sotto i nostri piedi
e donaci la pazienza nella ricerca della sottile verità.
Offri a noi, vinti dalla tentazione di ripetere stoltezze,
pur di poter cantare in coro,
la capacità di silenzio e solitudine, d’interiorità e riflessione.
Libera il mondo dal diabolico agire di sadici piromani di falsità
che, nella ricerca di essere qualcuno, si compiacciono del male.
Amen
28 marzo sabato della 4^ settimana di Quaresima
No
Donaci o Padre
di seguire l’esempio delle disobbedienti guardie
che ascoltano Gesù
e con un luminoso guizzo di coscienza
rendono imprevedibile e luminosa la storia.
Orienti i nostri passi
quel costruttivo no rivolto ai capi:
coraggio e verità,
unica scelta libera e di responsabilità..
La tua Parola o Dio, rivela a noi chi siamo
e allora
non più inconcludenti chiacchiere,
non più scelte mai concluse
non più acefale rotelle di un blasfemo ingranaggio disumano
non più complicità nel male solo perché così fan tutti.
Così, sostenuti dai mille testimoni non violenti della storia
avremo il coraggio di pagare gioiosamente il prezzo di dire
no al mondo per dire a Te di sì. Amen
29 marzo 5^ domenica di Quaresima
Le sacre lacrime
Anche lì, nella morte dell’amico caro,
nel tuo scrosciante pianger su di lui,
ci guidi e ci ammaestri
ad impastare l’ umano limite
con la tua e nostra divinità.
Anche lì nella crudel frustata
sulla tenera carne degli affetti,
quando il peso del nostro dolore
ci sembra schiacciare il cuore,
Tu sei con noi e dentro di noi
e, per quell’irta Via di passione e d’amore,
ci conduci fiduciosamente nella Verità
e nella Vita vera.
Cosi le nostre lacrime,
prese per mano dalle tue,
bruciano le squame dell’incredulità e del vuoto
e dalla fessura che s’apre a chi risorge in Te
ci sveli nel profondo dell’animo
la soavità di stare per sempre,
purificati dalle scorie dell’amore,
con chi ora dolorosamente ci manca
nella quotidianità.
Amen
30 marzo lunedì della 5^ settimana di Quaresima
Non ti condanno figlio peccatore
Grazie o Signore perché
non mi umili, non mi schiacci, non mi disprezzi
ma mi perdoni, mi liberi dai vestiti laceri che puzzan di peccato
e mi rivesti del caldo manto di misericordia che profuma di Te.
Grazie perché il tuo perdono è vero
non è finzione della realtà,
maschera di sorriso alla delusione che è in Te,
accettazione perdente delle mie fragilità,
passiva sfiducia verso la mia libertà.
Grazie perché non chiami bene il male
e ogni giorno anche a me ripeti quelle parole: Non peccare più!
Non peccare più: non ossessiva ricerca di perfezione legale,
non sovrumana meta che sforna fallimenti
ma paterno comando colmo d’amore,
desiderio di pienezza di un cuore appassionato,
di uno straordinario Dio che tifa sempre per me. Amen
31 marzo martedì della 5^ settimana di Quaresima
Io sono di lassù
Alzo il volto lassù, al cielo eterno e infinito,
alzo il volto lassù e già respiro di Te
alzo il volto lassù e riscopro più me.
Oltre ogni piccolo mondo
oltre ogni misera pena,
oltre ogni umano confine
là Tu sei.
O mio Dio, che dal cielo eterno e infinito
sei venuto da noi
liberaci dal peccato che ci incolla quaggiù,
donaci solida fede in te ed eterna felicità.
La tua Parola m’illumina e mi guida fin là
dove il Calvario svela ogni misteriosità.
Alzo il volto lassù alla tua grande croce
alzo il volto lassù all’umana stoltezza,
alzo il capo lassù dove nasce l’amore
e il tuo sguardo di pace
svela all’infinito mio cuore
che già in me Tu sei.
Amen
1 aprile mercoledì della 5^ settimana di Quaresima
Schiavo del peccato
O Gesù, mio Signore,
liberami dalla schiavitù dell’incantatore degli uomini
che con suadente musica mi ha offuscato il cuore
e continuamente mi porta via lontano da Te.
E’ lui, la bestia nera,
che m’illude di potenza e di felicità,
mi spinge oltre ogni umano limite e vile atrocità.
Sghignazza lui e anch’io nell’ebbrezza infernale
pensando d’esser libero, anzi del mondo padrone ormai.
L’implacabile conoscitore dei punti deboli
di tutti e di ciascuno,
mi succhia il tempo, mi svuota l’animo e,
senza che mi accorga, mi rende figlio suo.
O Dio svegliami da quell’ipnosi, svelami che è un miraggio,
indicami la via nell’infernale labirinto della solitudine,
distoglimi dalla luccicante esca che succube mi fa.
Solo la tua Parola e l’aderire a Te,
mi libera dal carcere che ho costruito in me.
Vieni mio Salvatore e rendimi figlio tuo,
uomo veramente libero, libero nell’amare il prossimo,
il mondo e Te. Amen
2 aprile giovedì della 5^ settimana di Quaresima
Sorella morte
O Dio mio creatore tu hai posto in me
l’istinto a vivere l’innata fuga
dal soffrire e dal rischio di morire.
Grazie perché questo sacro monito
mi impedisce di gettare stupidamente
gli anni della mia fragile vita terrena,
di sciupare questo grande dono che Tu hai dato a me.
Eppure tu o Signore mi manifesti che
qualcosa è più importante del campar cent’anni,
del costruire un mondo chiamato pure a finire.
C’è una morte eterna che può prendere anche me
una seconda morte che può iniziar quaggiù
se chiuso alla tua Parola eterna tengo lontano Te.
Mescola in me o Dio l’umano istinto a vivere
col tuo divino tendere a Vivere di più,
e io, libero dal freno del terrore,
saprò con scioltezza vivere nel sacrificio e nell’amore
e con serena fiducia accogliere con Te
la Paterna volontà sul mio prossimo
e anche su di me.
Allora sorella morte bussando alla mia porta
mi mostrerà il suo viso luminoso e bello
e con gioia m’introdurrà alla Vita
finalmente piena con Te. Amen
3 aprile venerdì della 5^ settimana di Quaresima
Dura cervice
O Signore, quante volte anch’io
mi ritrovo col sasso in mano,
pronto a scagliarlo a Te,
sento le vene fremere d’insana vitalità,
ho sete d’affermare la mia superiorità.
La tua tranquillità mi urta
perché non implori pietà?
Le tua domande esulano dall’orizzonte mio,
dall’imporre me stesso, esser sano, pasciuto e re.
Perciò niente chiacchiere inutili, né un vano ragionare,
non casco nella tua trappola di volermi fare pensare.
La vita ho già tutta inquadrata, che cosa vuoi da me?
O Dio, mandami il tuo Santo Spirito e fammi capire che
desideri il mio bene, la mia felicità.
Continua a lavarmi i piedi e anche il mio capo perché,
quella testa dura
sappia poi per sempre riconoscere e amare Te. Amen
4 aprile sabato della 5^ settimana di Quaresima
Come non fossi Tu
Che piccola la mente del Sinedrio:
prende per briciole la tua divinità,
riduce Te a semplice miccia di una scaramuccia umana
Tu che di tutti gli animi sei la salutare Rivoluzione.
Scusami Signore quando anch’io faccio di Te un’umana cosa
quando Tu mio Salvatore bussi alla porta del mio cuore
e io ti scaccio come fossi un seccatore,
quando poni nelle mie mani la Carta del Tesoro
e io stupidamente aumento il volume del mio cestino,
quando i tuoi sogni preziosi su di me nel mio cassetto
in fretta butto nel cassonetto,
quando dei mei progetti troppo terreni;
faccio degli idoli supremi,
quando non mi lascio raggiungere dal tuo trasparente sguardo
nel volto del mio fratello bisognoso,
quando fingo di non vedere la polvera amara della mia vita
che inesorabilmente invoca Te
quando la tua unica Parola
viene solo dopo le mie mille parole,
quando la mia presunzione e la mia pigrizia
mi frenano dall’inginocchiarmi nella preghiera
quando sull’altar non mi lascio da Te affascinare
e dal mio orologio mi faccio spazientire.
Amen
5 aprile Domenica delle Palme
Il mio grido di fede
Accoglimi o Signore ,
al tuo profetico entrare
nella città degli uomini
che è soprattutto tua.
Fammi testimone di quel breve
squarcio di Luce e Verità,
prima che il mondo intero
scivoli nel baratro più nero.
Mandami nel mondo, insieme ai tuoi due,
a sperimentar che la tua Parola è Vera
e che a Te, padrone del tutto,
è dovuto semplicemente un sì.
Non è uno sbuffante destriero
sul quale vuoi montare,
lo lasci all’umana superbia
e a chi stoltamente si vuole innalzare.
Scegli un’asina madre che
del patire sa già la via
anche da lei percorsa nel generar la Vita.
E al passo lento dei più piccoli e più fragili
avanzi, o Dio e mio Re,
ricco del tuo divino amore
che tutti può salvare.
Concedimi o Gesù buono,
di unire la mia voce
alle grida esultanti e vere
che s’innalzano per Te.
Amen
6 aprile lunedì della Settimana Santa
Così ogni Cena
A Betania c’è una cena,
e di questo c’è un perché,
il tuo amico che con noi parla,
deve grazie solo a Te.
Che bellezza, che splendore, viver la fraternità.
Poi quel gesto, che dell’Amore,
specchio è per l’eternità:
non c’è prezzo, non c’è confine per chi ormai vive di Te.
Ma troppo alto è quel bel quadretto per noi che viviam quaggiù,
dove l’occhio incancrenito non sa scorger l’infinito
dove l’uomo con il falso amore insudicia ogni splendore?
Ma il profumo di quel sì totale
vince di Giuda il tanfo infernale
E così per sempre sarà ad ogni Cena che verrà.
O Gesù, pane spezzato, profumami di Te
e nel mondo, con grande amore,
testimone di Vita sarò. Amen
7 aprile martedì della Settimana Santa
Un boccone anche a me
O Signore, a quell’Ultima Cena;
che ha per tavolo la croce,
i tuoi dodici son lì dopo anni di cammino:
quante storie con Te hanno condiviso,
quante sante Parole hanno potuto sentire,
quanti grandi miracoli hanno potuto contemplare
e quanto amore hanno da Te ricevuto.
E Tu sei lì, conscio del momento decisivo,
carico del peso della disumana atrocità,
forse vorresti un po’ di sostegno e un po’ di calore,
un po’ di comprensione e di solidarietà.
Ma è bucato quell’umano bicchiere,
da cui vera amicizia vorresti un po’ bere:
anche loro del mondo bacato,
sono una fetta intrisa di peccato.
Come ogni buon padre, nel profondo del cuore,
vorresti vedere i tuoi figli migliori:
le tenti tutte in quella Eterna Sera
e a chi ti tradisce o ti rinnega
offri il salvagente della Verità e dell’Amore
La luce chiara della Verità:
“Uno di voi mi tradirà”
speri che l’umana coscienza possa in lui risvegliare
e così vincere del serpente il bestiale strisciare.
Poi, come una mamma che imbocca il figliolo,
anche tu compi quel tenero gesto d’ Amore
come al compagno d’ogni avventura
offri di vincer ogni distanza e paura.
Ma a chi ha il cuore sordo e incallito
troppo debole si mostra la cura.
O Signore offri a tutto il mondo il più grande dono che ci sia
donandoci di partecipare all’Eucarestia
così l’unica Salvezza che viene dalla tua Croce
giungerà a noi attraverso quel boccone che sei Tu
il Crocifisso Risorto. Amen
8 aprile mercoledì della Settimana Santa
Sono forse io?
“Uno di voi mi tradirà”
e il clima si fa gelido, scomparsa è l’allegria
ma come è mai possibile un brutto sogno sarà.
Eppure questa volta è toccato proprio a noi
e il mortale annuncio ha spezzato i nostri cuori.
“Sono forse io” si chiedono tristi più che mai;
i veri amici che, incerti di se stessi e del loro domani,
temono di poter perdere il senno e diventare criminali.
Solo il menzognero finge, ma non può farla a Te
e dalla bocca tua esce la Verità.
O Giuda perché mai?
Forse gestendo i soldi con poca onestà
la brama di possesso ti ha accecato il cuore;
forse la frustrazione di non essere tu
l’attore principale ad attirare gli sguardi a se;
forse l’illusione che la colpa
sia solo degli altri e mai riguardi te,
forse l’infantile autogiustificazione che sempre ti porta a dire:
“in fondo che male c’è?”
o infine con stoltezza pensavi di accender
nel tuo Signore la miccia di una violenta rivoluzione.
“Uno di voi mi tradirà”
ripeti tutti i giorni anche a noi.
Ti supplico o mio Dio
perdonami perché,
il Giuda di quella sera
son troppo spesso io.
Amen
9 aprile giovedì Santo
Vi ho dato l’esempio
O Gesù, mio Maestro e Signore,
nella Cena della Verità
il totale dono di Te sulla croce
hai iniziato già.
In ginocchio con l’acqua e l’asciugamano
hai voluto in quel gesto servile,
porre il marchio di ogni vero cristiano.
Rendi me, o Divino Fratello,
ricco di servizio e di vera umiltà,
e come Pietro riprendimi se,
cadendo nell’inganno della competizione,
nello stupido orgoglio mi chiudo all’amore.
Solo servendo capirò cos’è la fraternità,
chi sono io e la Tua Volontà.
Solo così, non temerò più i miei limiti
e seguendo i tuoi passi di Uomo libero
inginocchiato a lavarmi i piedi,
anch’io libero sarò. Amen
10 aprile Venerdì Santo
Ecco l’uomo.
Pensavamo di essere un sadico gatto
che col topo si può divertire,
pensavamo che il nostro titolo alto
ti potesse per sempre avvilire,
ma Tu non tremi, non implori pietà,
non ci stai ad essere cosa sballottata di qua e di là.
Sono vere le parole che escono dalla tua bocca
ma da noi son rifiutate perché tue.
Son profondi i tuoi inviti a pensare,
ma sbarrata è la strada ad ogni saggia umiltà.
E così con forza brutale
i flagelli nella carne ti scagliamo
compiaciuti della nostra violenza,
ci vogliamo burlare di Te:
la corona di spine e un finto manto regale,
ti gettiamo sul corpo già grondante di sangue.
“Ecco l’uomo” è il sarcastico dire
di chi uomo non è,
è la Verità che Pilato
non ha saputo cercare,
ma che ad ogni sguardo di fede
si manifesterà.
Sei proprio Tu o mio Signore
il modello di umanità,
l’uomo vero che pur nella sofferenza,
sa affidarsi fiduciosamente al Padre,
e divinamente sa amare. Amen
12 aprile Domenica di Pasqua
Corriamo insieme
Corriamo insieme, come Giovanni e Pietro
verso quel sepolcro che così tetro già più non è.
Corriamo insieme, lieti di quella fatica
pur di accorciar l’attesa e di scrutar chissà che.
Corriamo insieme, sentendo in noi quel tempo
che, svegliatosi dal sonno, ha ripreso a fluire.
Corriamo insieme, così che il vento dalle nostre vesti
scacci quella polvere che ci seppellisce il cuor.
Corriamo insieme, sostenuti da un’ esile speranza
che una totale luce ancora non è.
Corriamo insieme, sentendoci battere forte il cuore
misto di tanta fatica, dolore e trepidazione.
Corriamo insieme, sospinti dalle sue Parole,
dal suo Sorriso e dal suo Amore.
Corriamo insieme, mentre tanti pensieri aggrovigliati
affiorano in cerca di un perché.
Corriamo insieme, sentendo che non era giusto,
non era possibile che tutto fosse finito così.
Corriamo insieme, contenti di non essere soli
ma di avere un compagno accanto a noi.
Entriamo, sostiamo e siamo capaci
di sostenere quel vuoto attorno a noi
che ci rimanda a Te
e, raccolta la nostra missione da Te,
insieme riprendiamo a correre.
Amen
13 aprile lunedì dell’Ottava di Pasqua
Dite così e così sia.
Ancora una volta o Dio
uno schiaffo alla Verità,
soldi e potere le mani si sfregano
al lavandino della più sporca falsità.
Così le smidollate guardie si piegano e fanno l’inchino
a chi del gioco intero sembrano tenere il pallino.
Del resto già si sa, è stato sempre così,
pensare un mondo di uguali è solo un’illusione,
guardati un po’ intorno o sei pedina o sei damone.
O Signore, che mai possiamo fare
in un mondo di corrotti e di corruttori?
Che fare in una società in cui
la voce tua al microfono ti tolgono dalla regia?
La tua risposta o Dio è lì: guarda con schiettezza alla mia croce
e scoprirai che anche tu qualcosa di storto avrai.
Solo così con fermezza ma senza presunzione,
potremo muoverci liberamente
di fronte al gioco del potere.
Non ci staremo a trattar la storia vera
come fosse stoffa grezza da ritagliar a nostra misura,
non ci staremo ad esser incoscienti pupazzi
nelle mani di scellerati burattinai
non temeremo di essere formiche
di fronte a uno scarpone
non temeremo di dover pagare il prezzo
dell’insulto, dell’ingiustizia o della galera
perché testimoniando Te, o Dio di Verità
la gioia d’esser vivo e tuo
nessun mi sottrarrà. Amen
14 aprile martedì dell’Ottava di Pasqua
Chiamami per nome
O Signore Gesù,
chiamami per nome
e riconoscerò la voce tua
o mio Buon Pastore.
Chiamami per nome
e la sorgente delle mie lacrime si trasfigurerà
Chiamami per nome
con quel timbro della voce che ho ereditato da Te.
Chiamami per nome
e resisterò al dolore che mi accoltella il cuore.
Chiamami per nome
e andrò oltre al solo lato oscuro della croce.
Chiamami per nome
e saprò riconoscere nel mondo i segni tuoi.
Chiamami per nome
e della vita mia ogni attimo d’amore rifiorirà.
Chiamami per nome
e ad ogni mio fratello saprò testimoniare Te
Chiamami per nome
e saprò danzar con Te al suono eterno della Vita.
Amen
15 aprile mercoledì dell’Ottava di Pasqua
Speravamo che
O Gesù, spesso anche noi di fronte alle croci
con il volto triste e la sconfitta nel cuore,
cadiamo al tappeto e non riusciamo più a rialzarci.
Lì in terra i nostri progetti, i sogni e le fantasticherie,
sembrano i frutti della nostra umana follia
e allora pensiamo sia saggio con la spugna gettata
cancellare l’illusione da speranza mascherata:
quanti desideri d’umana grandezza,
quanto entusiasmo che ci fa sentire qualcuno.
quanta vanagloria di posti da Vip!
O Gesù Maestro Buono, vieni ancora accanto a noi
che, ricchi solo d’umana stoltezza,
abbiam bisogno di capire il senso del tuo divino soffrire.
O Gesù Buon Samaritano
fatti ancora prossimo a noi,
malmenati dalla durezza della vita,
guarisci con l’olio del tuo amore
le ferite delle nostre speranze terrene miseramente infrante
e fa che il nostro cuore, che ora arde di Te,
sappia osare sperare di più.
Amen .
16 aprile giovedì dell’Ottava di Pasqua
Toccatemi e guardatemi
O Signore
mai come in questi mesi di distanziamento sociale
avvertiamo l’importanza del contatto fisico,
dell’abbracciarci, del sentire sulla nostra pelle la pelle dell’altro,
con il suo calore, il suo profumo e la sua morbidezza
ma anche con la sua freddezza, il suo odore e le sue rughe.
Eh, sì, nell’incontro tra i corpi c’è un incontro di anime;
nel contatto materiale scopriamo la piacevolezza di esistere,
e di non essere soli ma con gli altri e per gli altri,
sentiamo di essere tutti della stessa pasta umana
chiamati misteriosamente all’unità.
Anche Tu o Gesù ci inviti a toccarti,
a superare le distanze, a vincer le paure e ad aprire i nostri cuori.
Nelle tue mani ci sono i segni dei chiodi,
sono i tratti distintivi della tua identità,
concretezza d’amore, eternamente fissato
nel tuo corpo glorioso o mio Crocifisso e Risorto.
Allora anche io mi sentirò toccato da Te,
e purificato da ogni peccato,
con slancio, generosità e gioia
saprò abbracciare ogni essere umano
riconosciuto come mio fratello in Te.
Amen
17 aprile venerdì dell’Ottava di Pasqua
Io vado a pescare
Vuota, come quella rete,
dopo le invane fatiche umane,
ci appare la vita
quando svestendoci da pescator di uomini
ci appiattiamo in un semplice campare,
quando vogliamo presto dimenticare
Colui che ci ha chiamato alla sequela,
quando chiusi alla Verità che ci è stata donata,
ci pensiamo unici protagonisti della storia.
Ci dà fastidio il silenzio, il vuoto,
quell’inconcludente stare:
dateci un progetto qualsiasi
che ci succhi le energie e il tempo di pensare!
“Io vado a pescare”: finalmente un capo che
ci renda grigi e miseri gregari.
Forza, mostriamo i bicipiti, apriamo i nostri manuali,
prepariamoci agli applausi, all’invidia e agli allori!
Ma l’umano limite da sempre si ripete,
a nulla servono i titoli, i grandi sforzi e gli improperi:
semplicemente uomini siamo e sempre lo resteremo.
Dalla sponda un Uomo avvolto dal mistero
ci affida una Parola eterna e sempre nuova
perché è già parte di noi: “Gettate..”
“…Gettarono” e un nuovo cammino con Lui s’aprì. Amen
18 aprile sabato dell’Ottava di Pasqua
Liberaci dal demone del sospetto
O Signore Gesù,
che da Maria Maddalena hai scacciato sette demoni
libera pure noi dal demone del sospetto
che ci impedisce di scorgere in ogni uomo,
un fratello degno di ascolto, fiducia e rispetto.
Strappa dal nostro animo quel distorto piacere
che ci porta a cercare nell’altro
i difetti, gli sbagli e le pagine nere.
Vinci in noi quella brutta piegatura
che tristemente ci isola
da ogni compagno d’avventura.
Allontana col soffio del tuo Spirito di Verità
il fumo demoniaco che ci annebbia la mente
e ci fa idolatrare il dubbio, l’inganno e la falsità.
Scuoti anche noi, col dolce e fermo tuo rimprovero,
che ci sveglia dai nostri brutti e falsi sogni
e ci riporta a tutto ciò che è vero.
O Cristo Risorto perdonaci perché
siamo insieme colpevoli e vittime
della nostra incredulità.
Accompagnati dal tuo amore e dall’antidoto dell’umiltà;
saremo testimoni di Te e del tuo Vangelo
che restituisce a tutti gli uomini l’umana nobiltà.
Amen
19 aprile 2^ Domenica di Pasqua
In cerca d’identità
O Signore Gesù,
salvami da quel peccato originale
che come ogni vecchio Adamo
mi fa contrapporre a Te.
Liberami dal diabolico pensare
come unica alternativa della vita
essere Dio o non essere nessuno.
Spesso come Tommaso anch’io sono insicuro
e cerco d’affermare la mia identità
arroccandomi nell’artificiosa mia autorità.
Alla fragilità del mio essere reagisco col peso del mio fare,
ho bisogno che qualcuno alle mie condizioni debba sottostare:
“Se non vedo, io non credo”.
Datemi un assegno che il mio nome fa valere e fa valere me!
Datemi un alunno da promuovere o bocciare!
Datemi una fila di persone davanti al mio sportello!
Poi, otto giorni dopo, nel tuo giorno o Signore,
appari anche a me, e d’un tratto la tua amorevole presenza
mi libera da ogni cecità e dalla paura di non essere qualcuno
e mi dona la gioia di essere tua creatura.
Di fronte alle tue piaghe, o mio Signore e mio Dio,
non voglio più un metro per stoltamente valutare
ma un cuore grande che batte nel contemplare.
Amen
20 aprile lunedì della 2^ settimana del tempo pasquale
Cercatore di verità
E’ sempre stato facile o Signore
rimanere mescolati nella massa,
indossare tutti la medesima uniforme
che ci rende gruppo ma insieme ci rende informi.
E’ spesso comodo ripetere lo slogan che va per la maggiore,
sapendo di non incorrere così in noie, fischi o derisioni;
ma quante ingiustizie, quante atrocità,
sono state commesse impunemente
dalla tirannica legge del branco.
Devo ammetterlo o mio Dio, tante volte mi è capitato
di lasciarmi trascinare dalla corrente delle mode
e dall’ebbrezza di esser voce corale
senza riflettere se era un bene o se era un male.
Dona anche a me un po’ di coraggio
per uscire dal guscio dell’anonimato
per cercare con pazienza la sola verità,
e metterci la faccia con tanta dignità.
Così come Nicodemo, anch’io verrò da te,
e senza la pretesa di capire tutto e subito,
lascerò che il seme della tua Parola
misteriosamente cresca in me. Amen
21 aprile martedì della 2^ settimana del tempo pasquale
Conoscere
O Signore, quanti fatti
son successi in questo mondo fin dall’antichità,
quanti personaggi, quante avventure,
quante scoperte e invenzioni,
quanti amori e delusioni,
quanta ricchezza e povertà.
Viviamo una storia fatta di guerre e di rivoluzioni,
di tanti pazzi, di santi e di eroi.
Poi c’è la tecnica, le arti e gli sport,
la letteratura, la scienza e l’economia…
Una sola vita è troppo corta
di fronte alle tante cose che si potrebbero sapere.
C’è chi impegna degli anni
a calcolare le gocce d’acqua piovute in un lontano inverno,
chi ad imparare a memoria un elenco del telefono,
chi a sapere in ogni istante lo spred…
Aiutaci tu o nostro Dio ad accogliere
ciò che è veramente importante nella vita:
la tua Parola e le parole dei saggi della terra,
il tuo Amore di Padre e quello sempre nuovo dei nostri fratelli,
la Speranza nell’eternità e ogni esperienza di vita
carica di profonda umanità. Amen
22 aprile mercoledì della 2^ settimana del tempo pasquale
Salvatore del mondo
O Signore,
che stupore e che gioia nel cuore di chi,
dopo ore di cammino nella notte
illuminato da una piccola torcia,
vede sorgere il sole.
O Signore,
che stupore e che gioia nel cuore di chi,
dopo anni di tiepidi affetti,
incontra la persona della sua vita
in una travolgente esperienza d’amore.
O Signore,
che stupore e che gioia nel cuore di chi,
illuminato dalla luce del sole e sostenuto dall’umano amore,
sa accogliere Te, Luce di ogni Verità e sorgente di ogni Amore.
Amen
23 aprile giovedì della 2^ settimana del tempo pasquale
Vita dall’alto
Poggio sulla terra i miei piedi di terra,
e tutto intorno a me di terra è
e di terra sa.
I soldi sono di terra, la carriera di terra è,
così i grandi divi, la casa bella,
i gradi sulle spalle e le chiacchiere da bar.
Forse non ce lo diciamo spesso
ma i nostri occhi terreni
vedono solo che
ogni cosa di terra
alla nullificante terra
ritorno fa.
Soccorrici o Signore,
Tu che sei il nostro Papà,
caricaci sulle tue spalle
e un orizzonte nuovo a noi si aprirà
una Verità impensabile al nostro minuscolo pensare.
Vedremo una luce eterna
e ciò che attira il cuore
vedremo una casa amica
dove regna sempre l’amore.
Non avremo più paura della nostra bassa statura
perché uniti strettamente a Te
desidereremo essere eternamente tuoi. Amen
24 aprile venerdì della 2^ settimana del tempo pasquale
Quel ragazzo
Donaci o Signore di assomigliare
almeno un po’ a quel ragazzo del Vangelo
che fidandosi di Te affida alle Tue mani
quei cinque pani e quei due pesci.
E’ giovane la sua età
ma ancor più giovane è il suo animo,
ricco di ideali, speranze e disponibilità.
Lontano dal suo cuore è ogni vecchia meschinità:
non punta il dito accusatorio
verso la gente affamata e poco previdente;
non si sottrae alle proprie responsabilità
fingendo dispiacere nel sentenziare:
«Purtroppo chi ha sbagliato, ne paga le conseguenze!»
Lui, piccolo Davide, non si nasconde
di fronte al gigante Golia,
non gli interessano i calcoli, le statistiche o le false profezie,
non si rassegna alla paralisi
ma sa sognare in grande e sa spezzare
quelle egoistiche sbarre che ci imprigionano il cuore e la mente.
Non può saper quel che Gesù sta per fare
semplicemente ha, semplicemente dà
contento di quel suo slancio di vita
che gli permette di dare quel poco o tanto che ha.
Dona anche a noi o Dio
la grazia di non essere solo spettatori
del tuo meraviglioso agire
ma di avere pure noi
l’onore, il coraggio e la gioia
di collaborare con Te. Amen
25 aprile Festa di San Marco
Nel tuo nome Andate in tutto il mondo!
E’ il mandato che tu o Dio affidi a tutti noi,
non per conquistar le vette
e piantare inutili bandiere,
non per sentir la stupida ebbrezza di pensarci superiori.
Andate in tutto il mondo, perché i confini
che tenevano separati i popoli
ormai non ci son più: Tu o Salvator degli uomini
in un’unica famiglia hai radunato l’intera umanità.
Andate e il Vangelo a tutti proclamate!
Il Vangelo è l’annuncio che ci libera dall’antica paura;
il Vangelo è una storia nella quale noi pure siamo,
il Vangelo è una Persona è Gesù in cui crediamo.
E a tutti coloro che in Te crederanno
prometti grandi segni che li accompagneranno:
nel Tuo nome scacceranno demoni.
Sì o Dio nel tuo nome, in nome tuo,
non come la magica formula di un intruglio
ma come una strettissima intimità di vita con Te;
che nella massima sincerità ci fa sentire
voce e strumento della tua Parola. Amen
26 aprile 3^ domenica del tempo pasquale
Con franchezza
O Spirito Santo
che sei disceso sugli Apostoli,
donando loro il coraggio della verità,
rendici capaci di parlare con franchezza
senza alcuna esitazione e in totale sincerità,
vincendo in noi
la brutta tentazione del silenzio
che ci rende colpevoli di ignobile complicità.
Donaci intelligenza, lucidità e saggezza
per cogliere dei fatti il come ed il perché;
donaci sana indifferenza
agli onori e ai disprezzi della gente
così che il nostro giudizio
non si lasci da nulla influenzare;
donaci la fede
che illumina anche i gesti più oscuri dell’umanità
così che ai colpevoli
la misericordia divina sappiamo indicare.
Fa che evitiamo sempre
il secco puntare il dito,
sapendo che nemmeno noi
siamo esenti dallo sbagliare.
Solo in questo modo
il nostro franco parlare
non sarà una sterile accusa degli altri
per discolpar noi stessi
ma svelerà il bisogno per tutti
di perdono, conversione e Verità.
Amen
27 aprile lunedì della 3^ settimana del tempo pasquale
Cibo che non dura
O Signore,
l’ho vista con i miei occhi
quella mela stupenda
piena di polpa, lucente e dai colori vivi
talmente bella che un misterioso timor
m’impediva di toccare;
ora avvizzita, tutta scura e puzzolente
rinnova in me in tutt’altro modo
il timore di toccare.
L’ho vista con i miei occhi
in quel film degli anni sessanta
la diva che piena di se
con gesti da padrona
succube schiere di uomini
ai suoi piedi faceva cascare
e ora quella vecchia rugosa
ha bisogno del bastone
per non essere lei in terra
ora a cascare.
L’ho visto con i miei occhi
il divo del pallone, il super manager e il ricco padrone
bloccati come tutti dall’invisibile virus
e al suo tragico avanzare.
L’hanno visto anche i suoi occhi da tossico incallito,
prima di ritornare a farsi,
il mesto funerale dello strafatto amico.
Eppure in noi c’è da sempre quell’altra malattia
che come dici Tu, o mio Signore, ci porta
a darci da fare per un cibo che non dura,
un esagerato darci da fare, un fare e uno strafare
così che noi strafatti da quella crudel spirale
da soli non ci salviamo.
Soccorrici allora tu o nostro Salvatore
così che lasciata ogni mortale illusione
possiamo fondare su di Te la pienezza
del nostro camminare nel tempo. Amen
28 aprile martedì della 3^ settimana del tempo pasquale
Tentatori
Per tentare Te, o Signore mio,
non c’è bisogno di scomodar Lucifero:
siam sufficienti noi uomini
con le nostre pretese,
i nostri ricatti e
le nostre stupidità.
Ci ricadiamo sempre nel voler costringer Te
a entrare nella gabbia,
nei nostri schemi umani,
pretendendo che il mistero già risaputo sia.
Pietà di noi, pietà
siam troppo ciechi,
siam troppo rozzi
da sempre chiusi alla Verità.
Pietà di noi, pietà
siam troppo ciechi,
siam troppo rozzi
da sempre chiusi alla Verità.
Non abbiam compreso
che il Pane di Dio
non è una cosa
ma una Persona, e quella Persona sei Tu,
non è uno scalino su cui salire,
ma un rapporto profondo
che rende sensato anche l’umano soffrire.
Liberaci dai panni di opachi tentatori,
fa che sosteniamo umili le nostre nudità,
la fame, le fatiche e il non sapere.
Nutriti di Te, Pane di Vita,
sentiremo il tepore
delle vesti da risorto
che con bontà e pazienza
poni continuamente su di noi.
Amen
29 aprile mercoledì della 3^ settimana del tempo pasquale S. Caterina
Rivelate ai piccoli
O fratello mio,
che bello veder sorgere il sole
lasciare che il suo silenzio
silenzi anche il tuo cuore,
poi gli infuocati raggi
vincon le cupe tenebre
e in quella battaglia eterna
anche tu sei vincitore,
senti che è un miracolo,
un grande dono d’amore,
che il Dio di tutti i secoli
concede ai suoi figlioli.
E’ una creazione nuova che chiama anche te
a portare nei tuoi occhi al mondo
il riflesso di luce e di serenità.
Non servon costosi binocoli o titoli di studio,
basta un cuore puro
o disposto a lasciarsi cambiare,
allora ci sentiremo beatamente piccoli
presi per mano con dolcezza
dal nostro creatore. Amen
30 aprile giovedì della 3^ settimana del tempo pasquale
Pane del cielo
Grazie o Signore Gesù
perché nell’Eucarestia ti fai pane per noi.
Grazie per la pazienza che sempre hai
per noi superficiali nell’accogliere il mistero.
Donaci il giusto e santo modo
perché in quel cibo benedetto
sappiamo realmente accogliere Te:
non come belve feroci
che sbranano sentendosi padrone;
non come uno stanco malato,
che privo di appetito,
mangia ma non sa perché.
Rendici innamorati di Te
e di Te desiderosi,
sostieni il nostro fragile cammino
e rendi puri i nostri occhi
così che, nella piena meraviglia,
abbiamo a scoprire in noi Te.
Tu sei il pane di quel cielo
dove l’aria frizzante e pura
non ci fa addormentare il cuore;
dove le cose eterne scaccian
le umane distrazioni;
dove la Tua luce divina
penetra dentro di noi
e ci trasforma in Te. Amen
1 maggio venerdì S. Giuseppe lavoratore
Figlio del falegname
Anche Tu come ogni bambino
sei attento a chi hai vicino,
e di chi ti vive accanto
bevi valori, pensieri e modi di fare.
In papà Giuseppe, buon falegname,
vedi il sudore sulla fronte così come
il lavorar con gioia e soddisfazione;
vedi la rasserenante dignità,
di mantenere chi ha nel cuore;
vedi la sua passione per l’onesto lavoro.
Lo vedi prendere un legno tra le mani,
studiarne i nodi e le nervature
poi da grande artista,
trasformar in pregio ogni difetto.
E anche tu Gesù, ormai grandicello,
a quella scuola di vita vera
apprendi la pazienza e la creatività
impari la forza di soffrire
per un chiaro perché.
Allora anche Tu imparato quel mestiere,
senti la gioia del trasformar con le tue mani
ciò che era inizialmente solo
un legno ruvido e duro.
Lo modelli, lo lisci, ne togli le sbavature
con un gentile gesto che è più un accarezzare.
Poi come una umana creazione
qualcosa viene alla luce:
un utile attrezzo di lavoro altrui,
un piccolo mobiletto, medicina di bellezza,
un capolavoro d’intelligenza e ingegneria
che spinge tutti gli uomini
a collaborare insieme.
Amen
1 maggio venerdì S. Giuseppe lavoratore BIS
La divina infanzia
Che dolce o mio buon Gesù
pensare alla tua normale infanzia,
immaginarti giocare con amici e cuginetti,
ridere tutti insieme
tra liberi pensieri o confidati sogni.
Pensare alle tue prime scoperte
di piena socialità,
il bello di esser famiglia,
gruppo e comunità.
Sai di essere un figlio perché dei genitori hai,
sai di essere un cugino perché dei cugini hai,
sai di essere un amico perché degli amici hai:
scopri che nella relazione agli altri
noi costruiamo la nostra identità,
che solo nell’amare gli altri
troviamo la vera felicità.
O Signore, a quell’alta scuola
della normale vita,
fa crescere anche noi,
rendici attenti ai piccoli
alla loro freschezza e spontaneità
alla loro voglia di vivere e vera profezia,
donaci responsabilità e gioia,
spensieratezza e fede,
donaci una vita piena
perché riempita da Te.
Amen
2 maggio sabato della 3^ settimana del tempo pasquale
Volete andarvene anche voi?
Che tristezza nel tuo cuore o Dio
veder tanti tuoi discepoli,
poveri di fede e di fiducia in Te,
girare prima il volto, poi le spalle
e infine allontanarsi tristi
riprendendo quel loro vecchio cammino
privo di vera vita e luminosa santità.
Eppure Tu resisti all’umana tentazione
di fare pazzeschi saldi,
di annacquar la verità,
non dici:
«Ma no, scherzavo! Tornate tutti qua!»
Sai che il gesto più alto e bello,
che puoi far anche per loro,
è non rinunciar a Te stesso,
alla tua vera identità.
La Verità è quella, non è possibile un nì,
non può esser tiepida l’acqua
per poter bollire.
Ti volgi allora ai Dodici con tono risoluto:
«Anche voi volete andarvene?»
Speri nel tuo animo profondo
un’adesione a Te,
speri che il cuore dei tuoi amici, noi inclusi,
dallo Spirito si lasci plasmare.
Certo ora non è più così facile,
finita è la discesa, non basta più
lasciarsi trascinare dall’entusiasmo
della folla anonima dei fans,
ora controcorrente bisogna il fiume risalire
fin lassù su quel monte,
alla sorgente dell’amore. Amen
3 maggio 4^ domenica del tempo pasquale
Gesù sei Tu la porta
Gesù sei Tu la porta,
la breccia buona che al Padre conduce,
il passaggio vivo che ha la forma di croce.
Donaci la saggezza di non tentennare,
di non sciupare il tempo in un eterno vagare,
la porta è lì, spetta a noi entrare
superare quella porta
che è una striscia di confine:
di lì si è dentro, di qui si è fuori.
Attraverso Te dobbiamo passare,
dei panni tuoi ci dobbiamo rivestire,
del corpo tuo ci dobbiamo nutrire.
E una volta dentro in quel sicuro ovile,
facci scorger di quel recinto
l’aspetto più vero:
non cancellate che ci rendono prigionieri
ma il tuo grande abbraccio
che ci rende molto più veri.
Amen
4 maggio lunedì della 4^ settimana del tempo pasquale
T’importa di noi
O Signore,
quante volte purtroppo sono io
quel mercenario senza valori,
senza ideali e senza Dio,
io, alla ricerca di un padrone che mi paghi
io, che non ricerco un Padre che mi ami.
Io, io, sempre e soltanto io,
chiuso nella egoistica e fredda solitudine
dell’esterior vivere insieme,
in cui gli altri mi avanzano
appena quando non mi servon più.
Pure io spesso sono illuso
dai miei falsi sorrisi,
dagli sguardi un po’ complici
e dalle promesse d’eterna fedeltà,
ma poi scopro che anche gli altri
han la mia stessa malattia:
non ci importa di niente e di nessuno,
ciascuno ha uno specchio monoposto
e nessuno lo vuol cambiare.
Quando finiamo un’amicizia
o una piccola simpatia,
mostriamo tanto dispiacere ma la verità è
che quella pagina della nostra piatta storia
vorremmo il più presto possibile
riuscire a far girare.
Ci diciamo: «amici come prima»
ma sarebbe più corretto dire: «non amici come prima».
O Signore Gesù, pastore buono,
grazie perché tu non sei come noi
e sei pronto a morire perché t’importa di noi. Amen
5 maggio martedì della 4^ settimana del tempo pasquale
La voce di Gesù pastore
Che sollievo o Gesù caro,
pensare a Te mio buon pastore,
sentire il tuo sguardo di madre e padre
che si posa su di me,
sapere che qualunque cosa accada,
anche la più triste e cupa,
il tuo amore non mi abbandona
e Tu sempre sei con me.
Tu mi parli in mille modi,
nel testo Sacro e nell’omelia,
nel mio cuore caldo per l’Eucarestia,
nello scarno volto del povero che bussa,
nel pianto acuto di chi viene alla luce,
nel dolce sorriso dell’anziana signora,
nella mano tesa dell’amico di ogni ora.
Anche nel dolore e nella malattia
mi porti al tuo petto e mi sussurri qualcosa.
Spetta ora a me riconoscer la tua voce,
aprire un dialogo che mi dona la tua luce
e nel cammino che così s’apre dinanzi a me
gioir con tutto me stesso d’appartenere a Te.
Amen
6 maggio mercoledì della 4^ settimana del tempo pasquale
Accettare Te
Accetto e firmo
l’alleanza mia con Te,
accetto e non rifiuto
l’Alleanza tua con me.
O Dio che dalla croce riveli quella luce
che non abbaglia gli occhi
ma sa illuminare il cuore,
sostieni il mio cammino
spesso cupo e tenebroso.
Donami il tuo Santo Spirito
che delle tue Parole
rivela il senso vero e apre tutti all’amore.
O Somma Trinità,
sorgente inesauribile
di pace e comunione
svelami la Verità profonda,
così che io riconosca,
nella firma d’adesione a Te,
la gioiosa accettazione di uno straordinario dono
già pagato da Qualcuno per me.
Amen
7 maggio giovedì della 4^ settimana del tempo pasquale
Il Servo che serve
In quell’Ultima Cena
o Signore e mio Re
mi hai lasciato di stucco:
inginocchiato ai miei piedi
oltre ogni umana misura
hai mostrato al mio cuore
che regnare è servire.
Non uno scherzo né un gioco di ruoli,
non più servi né freddi padroni,
se da una parte e dall’altra
si lascia vincer l’amore.
Così nella pura e semplice carità
gioiamo nella bellezza
della profonda fraternità.
Dona anche a me, o Signore e mio Dio,
di non stare con distacco a guardare
ma di mettere in pratica ogni giorno
l’arte d’amare ogni fratello che ho intorno. Amen
8 maggio venerdì della 4^ settimana del tempo pasquale
Vado a prepararvi un posto
Ancora una volta, o Signore Gesù,
mi inviti con dolce e salutare fermezza
ad aver fede in Te,
a lasciar dietro le spalle
ogni ansia e brutto turbamento,
a sentire solo in Te la pienezza della vita.
Tutto in me ha bisogno d’aiuto,
di sentire le tue vere Parole,
di udire la tua calda voce.
Fammi incrociare il tuo dolce sorriso,
come acqua fresca data ad un assetato,
come mano tesa a chi è malamente caduto.
Fisso il tuo sguardo
che è solo per me,
sole che brilla nell’oscurità,
colgo i lineamenti dell’amore più puro,
che mi apre a un futuro eterno con Te.
Amen
9 maggio sabato della 4^ settimana del tempo pasquale
Nel Tuo nome
Ai tuoi amati apostoli,
e oggi pure a noi,
continui a dire:
«Qualunque cosa
chiederete nel mio nome, la farò»
A prima vista mi pare una follia,
forse solo un modo di dire, se non una bugia,
una piccola sparata che attiri l’attenzione,
una frase non pensata che è scivolata via.
E invece no,
se ci penso anche solo un istante,
mi rendo conto che non mi vuoi viziato
ma con grande saggezza e divina maestria
offri una strada alla mia maturazione.
«Nel mio nome»: non è un codice segreto,
né una parola chiave,
non una pietra magica
né un ottimo passpartù ,
è invece una richiesta geniale
che Tu rivolgi a me:
accompagnare ogni mia richiesta
fissando l’Uomo della croce.
La coscienza mia è un setaccio,
scossa dal tuo gesto d’amore,
vola via la vana polvere e i banali sassolini
resto solo ciò che vale, ciò che conta e che non muore.
Grazie di cuore o mio Signore,
perché nel chiedere umilmente a Te
ora sento crescere l’uomo che è in me,
colgo la bellezza chi ciò che mi hai dato
e di ogni cosa ne vedo il valore
nella eterna valuta
di Vita e Amore. Amen
10 maggio 5^ domenica del tempo pasquale
La Via, la Verità e la Vita
Come la sabbia scende dalla clessidra
così la mia vita scorre senza rumore
un anno e poi l’altro e m’inquieta la fine.
Io stordito dal fluire del tempo,
io straniero sperduto
nella metropoli del mondo,
vuoto nella memoria
salgo interminabili scale
senza ricordare nemmeno il perché,
Sento il bisogno di un abbraccio fraterno,
di una bussola d’oro che mi sveli la via,
mentre affondo nel fango più nero,
cerco una roccia d’appoggio per me,
o Signore sono fragilità!
Tu allora mi mostri il tuo volto,
Tu, la mano amica che afferra la mia,
Tu, il compagno di viaggio
che rende bello il cammino,
Tu, la guida esperta
che conduce alla meta,
Tu, il servo buono
che mi apre ai fratelli,
Tu, il crocifisso
che mi purifica il cuore,
Tu la sostanza di un sogno eterno
più reale di ogni realtà.
Grazie o mio Dio,
perché sei per me.
Amen
11 maggio lunedì della 5^ settimana del tempo pasquale
Se mi ami
Se mi ami:
quel «se», o mio Dio,
m’affascina e mi turba,
mi apre alla cruciale scelta,
amar infinitamente Te
o chiudermi per sempre in me.
Spetta alla mia mente,
spero illuminata dal tuo Spirito,
saper riconoscere il giusto cammino,
spetta al mio incerto e fragile volere
radicare in Te il mio piccolo poter fare,
spetta al mio cuore triste e arido
lasciarsi da Te docilmente innaffiare,
spetta alla mia inquieta anima,
che da sempre ha trovato in se
una misteriosa tavola imbandita,
scoprire proprio in Te
quella presenza gradita
che accolta con grande gioia,
riempie di senso la mia vita.
Amen
12 maggio martedì della 5^ settimana del tempo pasquale
Donami la tua pace
Donami la tua pace o Signore,
il superare sempre ogni grigio rancore,
la serena vittoria del perdono e dell’amore,
il viver con gioia da veri fratelli,
l’accettare i giorni brutti e quelli belli.
Donami o Dio il tuo sorriso paterno
di fronte ai miei difetti
e anche a quelli altrui,
il rispetto dovuto ad ogni figlio tuo:
al ritardato, al ladro e al galantuomo.
Donami la serietà nel mio dovere,
il lavorar assiduo, la saggezza del cuore,
l’agire con giustizia ed equità,
la gioia dello schietto dialogo
e del costruire insieme.
Donami di sognare ogni giorno con coraggio,
lasciando che sia la tua Parola
a indicarmi il viaggio.
Donami di stupirmi della vera bellezza
che accarezza l’anima ed è presente
nelle cose piccole e in quelle grandi.
Donami il silenzio e la concentrazione,
il meritato riposo e la contemplazione.
Amen
13 maggio mercoledì della 5^ settimana del tempo pasquale
La vite e i tralci
Che bello o mio Signore scrutare la natura,
veder crescere gli alberi,
l’erba e ogni verdura,
è appassionante e coinvolge anche me,
io, spicchio di quel creato
che deve tutto a Te.
O Dio gran creatore purifica il mio cuore,
liberalo da ciò che lo rende sterile,
dall’unico peccato che star lontano da Te.
Se resterò innestato nel tuo stupendo amore,
nel legno della croce e nel tuo divin volere,
anch’io porterò il frutto di gioia e carità,
di umana tenerezza e lucente santità.
Donami la saggezza di non sottrarmi mai
alle tue dolorose potature
che incidono nel vivo,
sembran azioni di un Dio malvagio,
contrario ad ogni vita,
ma la verità profonda
è tutta un’altra cosa:
sono esse che mi conducono
alla povertà evangelica,
al fecondo silenzio dell’anima
e alla profonda umiltà.
Allora anch’io sarò introdotto
nel mistero di quella comunione strana
dove la vita si confonde e si unisce
con quella di chi si ama.
Amen
14 maggio giovedì della 5^ settimana del tempo pasquale
Amatevi gli uni gli altri
La tua Parola o Dio,
il mondo intero sa creare,
basta un tuo comando
e i pianeti tutti iniziano a girare,
eppure in questo caso il tuo comandamento
rimane alle dipendenze della nostra libertà
non ci rendi burattini incapaci di volere,
non omini di plastica di un calcetto da bar
che certo non s’azzuffano
e non prendono un rigore
ma nemmeno s’abbracciano con gioia
mescolando sporco e sudore.
«Come io ho amato voi»
così ci indichi la via, ci sproni a far come Te,
a non sentirci soli nell’impresa della vita;
addirittura a sentirci un po’ Te
in ogni gesto buono che facciamo.
Sei Tu quella sorgente di acqua che ristora,
che dona a noi la forza d’amare ad ogni ora,
sei Tu che doni a noi l’ebbrezza creativa
di amare il nostro prossimo
e da lui essere amati.
O divin Padre, Tu come ogni buon genitore,
ci comandi ciò che ti comanda il cuore:
che tutti i tuoi figli abbiano a volersi bene,
ad aiutarsi l’un l’altro, a non litigar tra loro,
a perdonarsi ogni giorno
e a coltivare l’onore,
in una parola sola
a vivere ogni giorno
nella pace nell’amore. Amen
15 maggio venerdì della 5^ settimana del tempo pasquale
Io ho scelto voi
O Signore, la tua frase
«Non voi avete scelto me»
mi sembrerebbe un furto
alla mia orgogliosa libertà,
al mio compiacimento,
alla mia vana abilità
se non fosse seguita dall’altra parte
«ma io ho scelto voi».
Esser scelti non è poi così male
anzi è il desiderio segreto
presente in ogni cuore.
La fragile autostima che ognuno ha di sé
è solo melma fangosa, fumo e fantasia
se qualcuno non ci riconosce buoni,
e ci vuole con gioia accanto a sé.
E’ una gran bella cosa sentire d’esser scelti:
scelti da una giuria al premio prestigioso,
scelti tra tante dame dal tuo futuro sposo,
scelti da chi rivolge al te il suo sguardo amoroso.
Grazie o mio Dio
perché continui in ogni istante
a pronunciare la tua scelta su di me
nonostante i miei limiti e la mia ipocrisia,
nonostante i miei peccati e la mia infedeltà.
Continua, te ne prego o Gesù mio
a volgere ai miei occhi scuri e tristi
il tuo sguardo vivificante,
che fa nascere nel mio cuore,
con rinnovato ardore,
lo sforzo e la gioia di essere migliore. Amen
16 maggio sabato della 5^ settimana del tempo pasquale
Perseguiteranno anche voi
Donaci la tua fortezza o Dio,
perché siamo troppo fragili
in questo mondo ostile,
un mondo carico di odio e immensa falsità,
un mondo che ha smarrito la vera felicità.
Caricaci di forza e ardore,
nella battaglia di ogni dì,
donaci tanta pazienza e gran lucidità,
rendi la nostra vita specchio di verità.
Liberaci dalla tentazione del martire eroe,
di un protagonismo vuoto e sterile
che non guarda più a Te,
fa di noi una profezia
di un mondo che ancor non c’è.
Donaci di non odiare chi invece odia noi,
di considerar normale i fischi e i sorrisini,
di aver fiducia nel futuro
che solo è in mano a Te.
Mostraci quella scintilla
del tuo amore di Padre
che hai posto in ogni cuore
nell’uomo della strada, nel santo e nell’omicida.
In questo mondo dal maligno infangato,
rendimi come Te e con Te perseguitato,
scoprirò allora di non esser perdente
ma dalla tua croce amato teneramente.
Amen