Leggere delle origini della nostra Parrocchia porta inevitabilmente a conoscere anche la storia della nostra comunità, della sua gente e dei suoi parroci.
Ci sono documenti antichissimi che già dall’anno ‘747 riferiscono di abitazioni e terreni situati in “fundo Surisele”; un’altra citazione dell’anno ‘995 parla di un certo “Giovanni figlio del fu Pietro del villaggio di Sorisole”. E’ poi certo che il nostro territorio, nella storia, fece parte dell’Impero Romano e, successivamente, dopo la sua caduta, fu dominato dai Goti.
Furono presenti anche i Longobardi e, dopo di loro i Franchi. Sotto quest’ultima dominazione accadde che i beni di alcuni territori, fondamentalmente terreni agricoli, furono assegnati dal Re Berengario al Vescovo di Bergamo. Siamo nel 1164. Da quest’anno inizia, da parte del Vescovo, l’organizzazione religiosa dei territori e l’individuazione delle parrocchie. La tradizione orale e alcuni documenti storici ci dicono anche di una prima chiesa parrocchiale comune alle popolazione di Sorisole e di Ponteranica indicata nella chiesa di S. Alessandro, l’attuale Santuario della Madonna dei Campi.
Nel 1568, anno della visita di S. Carlo Borromeo in qualità di Arcivescovo di Milano alla nostra comunità, la chiesa della Madonna dei Campi appariva già una chiesa secondaria in quanto negli anni precedenti erano state costituite le due parrocchie di Sorisole e Ponteranica che potevano disporre del necessario beneficio parrocchiale. II beneficio parrocchiale era attribuito dal Vescovo di Bergamo grazie alla assegnazione a suo tempo ricevuta dal Re francese. Qualche anno dopo (1479, 1489 e 1493) rispettivamente Paolo Il, Innocenzo VIII e Alessandro VI assegnarono e confermarono lo Juspatronato alla comunità di Sorisole.
Lo Juspatronato consentiva, fra l’altro, alla comunità di eleggere i propri parroci, che in precedenza erano invece nominati dai Vescovi diocesani.
Tale privilegio durò finché, agli inizi dell’ottocento, i parrocchiani vi rinunciarono. Gli atti della visita di S. Carlo Borromeo ci dicono inoltre che l’Arcivescovo visitò la chiesa parrocchiale di “S. Maria in luogo detto Sorisole”. La parrocchia apparteneva alla plebania di Seriate e fu costituita dopo il trasferimento della sede parrocchiale dalla chiesa di S. Alessandro (Santuario della Madonna dei Campi) alla chiesa attuale di S. Pedri e da questa alla vicina chiesa di S. Maria Santissima che sorgeva sul luogo dove oggi si trova 14 nostra bellissima parrocchiale settecentesca. Nell’antica chiesa di S. Maria Santissima c’erano tre altari; quello maggiore dedicato al SS. Sacramento e due laterali dedicati alla Madonna e a S. Giovanni Apostolo. Attorno alla chiesa di S. Maria c’erano il cimitero e due cappelle dedicate la prima ai S. Cristoforo e Bernardino e la seconda ai S. Sebastiano e S. Rocco. Alla fine del secolo XVIII l’autorità civile (editto di Napoleone Bonaparte) dispose che i cimiteri fossero costruiti fuori dall’abitato del paese e conseguentemente il vecchio cimitero cedette il posto al sagrato della nuova (l’attuale) chiesa parrocchiale che ci tramanda tuttavia l’antica devozione all’Assunta e ai Santi Pietro e Alessandro a cui erano dedicate le chiese parrocchiali precedenti.